La taratura consente di determinare l’errore di indicazione di strumenti e sistemi di misura (nonché i valori dei campioni di misura), al fine di garantire risultati di misura più precisi e affidabili.
La taratura si effettua confrontando l’indicazione dello strumento, o il valore rappresentato da un campione, con la misura di corrispondenti valori noti con le relative incertezze.
Il processo di taratura di strumenti e campioni da parte di laboratori accreditati ai sensi della norma ISO/IEC 17025 consiste nel confronto con un campione di riferimento di più alto livello e consente così alle misure da essi prodotti di acquisire la proprietà fondamentale della riferibilità metrologica ai campioni nazionali o internazionali.
La taratura garantisce precisione e affidabilità
L’esito del confronto può essere riportato sul certificato di taratura mediante una dichiarazione, una funzione matematica, un diagramma, una curva o una tabella numerica, e può essere usato per correggere l’indicazione dello strumento (messa in punto o calibrazione), o attribuire il valore della caratteristica del campione materiale.
Le tarature possono essere eseguite sia da laboratori indipendenti che offrono il proprio servizio sul mercato, sia da laboratori interni alle aziende che intendano garantire la qualità del proprio processo produttivo.
Gli obiettivi della taratura
La taratura serve a determinare le caratteristiche metrologiche di uno strumento di misura o di un campione di misura nello stato in cui si trova. L’accreditamento dei laboratori che eseguono le tarature assicura nel tempo la riferibilità metrologica ai campioni nazionali o internazionali.
L’obiettivo ultimo è la riduzione dei margini di errore per il conseguimento di misurazioni più precise e affidabili.
fonte: www.accredia.it
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